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Aegerter vice campione della MotoE dopo la penalità per il contatto con Torres

Dominique Aegerter (Dynavolt Intact GP)

Dominique Aegerter conclude in seconda posizione la sua seconda partecipazione alla MotoE World Cup. Dopo un intenso duello con Jordi Torres, lo svizzero passa per primo sotto la bandiera a scacchi ma viene penalizzato per il sorpasso ai danni dello spagnolo. La penalità gli costa il primo posto nel campionato.

Per Dominique Aegerter e il suo team Dynavolt Intact GP sono stati lunghi minuti incerti, durante i quali non sapevano se avrebbero potuto godersi il titolo iridato. Dopo un rischioso tentativo di sorpasso da parte di Aegerter nei confronti di Torres, nell’ultima curva della gara finale della MotoE World Cup a Misano, la direzione gara ha deciso di infliggere una penalità di 38 secondi ad Aegerter per “guida pericolosa” dopo aver tagliato il traguardo al primo posto. La penalità è costata ad Aegerter non solo la vittoria in gara ma anche il titolo mondiale.
La decisione della direzione gara ha fatto scivolare il Aegerter dal primo al dodicesimo posto in gara; i quattro punti conquistati non sono stati sufficienti per colmare il divario che lo separava da Torres che si è così confermato campione della MotoE per il secondo anno consecutivo.
La penalità ha inoltre permesso a Matteo Ferrari, Mattia Casadei e Miquel Pons di salire sul podio nell’ultima gara della stagione.
Il profondamente deluso Aegerter, dopo essere arrivato terzo in campionato la scorsa stagione, a pari merito con il secondo posto, è stato comunque incoronato secondo classificato di quest’anno nella classe elettrica. Ma ci vorrà del tempo prima che lui e la sua scuderia tedesca possano godersi questo successo.

Dominique Aegerter
“Non so nemmeno da dove cominciare per spiegare cosa provo in questo momento. Stavamo lottando per il campionato, abbiamo fatto una grande stagione e oggi ho provato a vincere questo campionato. Purtroppo non ci sono riuscito; oggi ho avuto un’ottima partenza, poi sono stato coinvolto nella lotta tra Ferrari e Casadei per un giro o due, ma alla fine mi sono liberato e ho subito iniziato a ridurre il gap, nel giro di due giri ero proprio dietro a Torres e dal penultimo giro ho iniziato ad attaccare. L’ho passato diverse volte quindi sapeva abbastanza bene che ero lì. Sapeva anche che se l’avessi passato, sarebbe stato ancora Campione del Mondo. Quindi nell’ultimo giro l’ho superato due volte e sono entrato alla curva 14, sapeva che sarei arrivato dall’interno proprio come nei giri precedenti e che avrei frenato più tardi di lui. Ha mantenuto la sua traiettoria, il che ha portato a toccare la mia ruota posteriore con la sua moto ed è caduto. Non volevo che cadesse, ma io ero sulla linea interna. Quando ripensi a tutte le gare, ci sono sempre state grandi battaglie nell’ultimo giro e molti scontri. Mi sono scusato con lui per la manovra perché sono un pilota corretto ma avremmo rischiato tutti per vincere il titolo. La stagione è brevissima, le gare sono brevi, quindi devi spingere costantemente al limite. La moto è pesante e non facile da frenare. Non sono uscito di pista ma quando sono entrato nel Parco Chiuso, il direttore di gara mi ha dato una penalità di 38 secondi che equivale a una penalità di ride-through. Io e la mia squadra non abbiamo capito questa dura decisione, quindi siamo andati alla Direzione Gara per un appello, ma non è stato accettato e quindi questa sanzione è rimasta. Sono comunque arrivato secondo in campionato, ma ovviamente non sono contento della loro decisione. Sono super deluso e non posso davvero dire molto di più a questo punto perché è devastante quando una gara e un campionato vengono decisi su un foglio”.

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