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Circuito di Le Mans – Prestazioni MotoE

Le prestazioni della MotoE sul circuito di Le Mans

La MotoE in pista a Le Mans nel GP di Francia
La MotoE in pista a Le Mans nel GP di Francia

Le prestazioni della MotoE sul circuito di Le Mans

Il circuito di Le Mans si sviluppa su una lunghezza di 4185m con cinque curve a sinistra, nove a destra e un rettilineo finale di 674 metri. La MotoE è scesa su questa pista per la prima volta a ottobre 2020. Grazie alle telemetrie condivise da Ducati, siamo in grado di mostrarvi la prestazioni della MotoE su questo tracciato. In questa pagina potete trovare anche le infografiche della pista con velocità e angolo di piega curva per curva.

Velocità e angolo di piega della MotoE curva dopo curva a Le Mans
Velocità e angolo di piega della MotoE curva dopo curva a Le Mans

La velocità media del record sul giro per la classe MotoE a Le Mans è di 150.5 km/h mentre la velocità massima raggiunta dalla MotoE è stata di 249.9 km/h. Sul circuito francese, la classe elettrica della MotoGP è stata per il 41.1% del tempo con il gas completamente spalancato mentre il freno motore è utilizzato per il 33.1% del tempo. Per quanto riguarda i freni, l’anteriore viene usato per il 28.9% del tempo. La frenata rigenerativa della MotoE permettere di recuperare l’8.4% dell’energia utilizzata a Le Mans.
Alcune delle immagini seguenti sono state create usando il motore grafico del videogioco MotoGP23 sviluppato da Milestone che include anche il Mondiale MotoE.

Infografica - La telemetria della MotoE sul circuito di Le Mans
Infografica – La telemetria della MotoE sul circuito di Le Mans

La descrizione del circuito di Le Mans

Subito dopo il traguardo si incontrano due curve raccordate molto veloci, la curva 1 e la 2. In queste due curve è necessario impostare attentamente la linea giusta per affrontare uno dei punti più importanti della pista: la staccata molto impegnativa per la curva 3 e la 4, un punto pericoloso dove spesso avvengono molte cadute.
È importante uscire bene dalla curva 3 per avere una buona linea per fare un cambio di direzione veloce che con la MotoE non è così facile come, per esempio, con la Moto2, a causa del peso. Per velocizzare il cambio di direzione, si usa l’apertura e la chiusura del gas per raddrizzare la moto velocemente e buttarla giù dall’altra parte, verso la curva successiva.

All’uscita della curva 4 è importante aprire il gas velocemente ma allo stesso tempo bisogna stare attenti perché il motore ha tantissima coppia mentre la moto è ancora molto inclinata.
La curva 5 si fa a tutto gas fino alla frenata della curva 6. Il punto di frenata è in discesa ma non è critico perché se si va un po’ larghi, c’è abbastanza spazio per recuperare la linea, tornare alla corda e avere una buona velocità in uscita. La curva 6 non è molto lenta, è leggermente in salita in uscita e la coppia è ben gestibile; è una bella curva da fare con la MotoE.

La curva 7 è abbastanza difficile perché si raggiunge un alto angolo di piega ma allo stesso tempo serve aprire molto il gas in uscita di curva, il che rende difficile trovare la linea corretta. Dopo il punto di corda, si apre il gas in uscita con la moto che allarga sempre di più mentre la curva apre; lì si accumula molta velocità prima di una delle frenate più impegnative della pista, quella della curva 8.
Questa è una doppia curva lenta a destra dove l’apertura dell’acceleratore è critica perché il motore eroga molta coppia ma allo stesso tempo l’angolo di piega è ancora alto. Si entra nella prima, si va larghi, si apre il gas e e si torna verso l’interno per la seconda con la pista che scende un po’. All’uscita bisogna aprire il gas in moto perfetto prima del lungo rettilineo. Se si guida bene in questo punto si può guadagnare molto tempo.

A questo punto si entra nella chicane formata dalle curve 9 e 10. Ci si arriva dopo una brusca frenata ma non bisogna rallentare troppo la moto perché è una chicane molto veloce; guardandola dalla TV non si direbbe.
Si entra nella curva 9 mentre si frena, si scende al massimo angolo di piega, si rialza la moto aiutandosi nel cambio di direzione con il gas e poi si entra nella curva 10 con l’acceleratore tutto aperto.
Dopo la curva 10 c’è un breve rettilineo prima di due curve veloci che formano una ampia chicane. Nella prima, la 11, si raggiunge un angolo di piega molto alto a causa dell’inclinazione della pista. Dopo il punto di corda si apre completamente il gas prima della curva 12. Qui il peso è gestibile perché il cambio di direzione non è così improvviso come tra la curva 9 e 10.

L’uscita della curva 12 è molto importante soprattutto in gara perché porta al punto di frenata della curva 13 che è l’ultimo punto in cui si può tentare un sorpasso. Questa curva è difficile e serve prestare attenzione all’uscita perché si usa il cordolo tra la curva 13 e la 14 e il peso della moto è un elemento critico.
L’ultimo punto del circuito è l’uscita della curva 14 che è estremamente importante perché porta al rettilineo principale. Qui bisogna gestire bene l’acceleratore perché l’angolo di piega è ancora alto ma il motore è ancora al massimo della coppia quindi serve molta attenzione per essere veloci e cercare un sorpasso sul rettilineo del traguardo.

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