In occasione del GP di Valencia abbiamo incontrato Nicolas Goubert, il Direttore Esecutivo delle MotoE. Nelle sue parole c’è il bilancio di questo primo anno di gare e l’anteprima del prossimo.
“L’inizio della MotoE World Cup è stato difficile a causa dell’incendio del paddock a Jerez (qui il racconto), ma da luglio in poi, le cose si sono stabilizzate e tutto è continuato per il meglio. Il nostro obiettivo per il primo anno è stato raggiunto: abbiamo dimostrato che la MotoE è una vera competizione motociclistica e uno spettacolo di alto livello. I piloti hanno dato vita a gare combattute ed emozionanti e tutti hanno avuto modo di vedere che le moto elettriche sono in grado di produrre un divertimento pari alle moto tradizionali. Questo era quello che volevamo ottenere e ci siamo riusciti.”
“Durante questo primo anno abbiamo realizzato affinamenti continui, in particolare abbiamo definito la programmazione delle sessioni per le gare dell’anno prossimo. In Austria abbiamo introdotto per la prima volta la FP3 il sabato mattina, per dare modo ai piloti di girare in pista lo stesso giorno della Epole. Questo sarà il modello che adotteremo per tutte le gare del 2020: due sessioni di prove libere il venerdì, una il sabato mattina con la Epole nel pomeriggio e per finire la gara la domenica, prima della gara della Moto3. Farà eccezione il weekend di Misano dove avremo due gare, una il sabato e una la domenica.”
Per quanto riguarda i tracciati, abbiamo deciso di sostituire la gara in Germania al Sachsenring con Assen in Olanda. I motivi principali sono due: uno riguarda la logistica che al Sachsenring è particolarmente critica anche per la conformazione del paddock; l’altra è di tipo commerciale in quanto l’Olanda rappresenta un mercato molto interessante per la mobilità elettrica.” (Qui trovate il calendario della MotoE World Cup 2020)
Il campionato inizierà il 3 maggio a Jerez de la Fronteira, ma prima di allora, sulla stessa pista, si svolgeranno due sessioni di test, una a marzo dal 10 al 12 e una ad aprile dall’8 al 10. Per il primo test abbiamo già un programma di lavori che riguarderà la nuova gomma posteriore e la sospensione anteriore.
“La gomma fornita quest’anno da Michelin è stata buona ma alcuni piloti hanno lamentato movimenti nella fase di uscita di curva, quindi, quella dell’anno prossimo sarà più stabile e controllabile. L’anteriore invece si è comportato molto bene e resterà lo stesso.” (Qui tutti i dettagli delle gomme 2019)
“Per quanto riguarda le sospensioni, quest’anno abbiamo messo molti paletti; i team erano in grado di modificare pochi elementi, di fatto solo il livello dell’olio, la durezza delle molle e poco altro. Per l’anno prossimo vogliamo introdurre più variabili, in particolare sarà possibile lavorare sull’effetto smorzante della forcella anteriore. Allo stesso tempo ci saranno alcuni miglioramenti che porterà Energica, in particolare al motore, che avrà una coppia maggiore alle basse velocità. La coppia attuale è già molto alta ma l’anno prossimo lo sarà ancora di più.”
“Parlandi di durata delle gare, l’anno prossime avremo un giro in più grazie ai caricatori portatili che porteranno la batteria al 100% dopo il giro di formazione, direttamente sulla griglia di partenza. Al tempo stesso anche le stazioni di ricarica fisse evolveranno (qui la descrizione delle stazioni di ricarica di seconda generazione). Arriveremo così a 8 giri, equivalenti a 15 minuti di gara, che per noi rappresenta la durata giusta. Vogliamo che i piloti possano scegliere una sola strategia: andare il più forte possibile dal primo all’ultimo giro. Sappiamo che molti vorrebbero vedere gare più lunghe e questo è un buon segno, vuol dire che la MotoE sta piacendo; ma quando la tecnologia delle batterie evolverà, non aumenteremo la distanza di gara ma lavoreremo per ridurre il peso della moto.”