Home Campionato MotoE e sponsor: Carlo Merlini spiega i punti di forza della classe...

MotoE e sponsor: Carlo Merlini spiega i punti di forza della classe elettrica della MotoGP

La MotoE dell’Indonesian E-Racing Gresini team

Il team Gresini Racing ha sempre avuto un certo feeling con le nuove avventure. Quando la Moto2 esordì nel motomondiale, nel 2010, la squadra italiana vinse il titolo con Toni Elias. Nove anni dopo si è ripetuta la stessa storia, con Matteo Ferrari che è diventato il primo vincitore della MotoE World Cup, la classe elettrica della MotoGP. Ne abbiamo parlato con Carlo Merlini, 51 anni, marchigiano di San Benedetto del Tronto, che da vent’anni è il responsabile commerciale e marketing del team Gresini Racing.
“Per noi la MotoE è stato un mondo totalmente nuovo e un’esperienza molto interessante nonostante le difficoltà iniziali che tutti ci ricordiamo. Dorna e la FIM sono state molto reattive ad intercettare il nuovo trend della mobilità ecosostenibile, in particolare quella elettrica. Questa tendenza è in una fase più evoluta nelle quattro ruote ma è giusto che anche per le due ruote si iniziasse un percorso. Com’è nata la FormulaE è giusto che nascesse anche la MotoE e la scelta giusta è stato farla nascere all’interno del paddock della MotoGP.”

Matteo Ferrari, primo vincitore della MotoE World Cup

“Dorna ha creato la categoria, ha trovato lo spazio tra le altre classi ed è stata capace di mettere insieme tutti gli elementi necessari, a partire dal costruttore unico della moto. Quest’ultima per me è stata una scelta chiave per la sostenibilità iniziale della MotoE. Tra l’altro l’hanno trovato qui, in Emilia Romagna, nel nostro territorio. L’avvio della MotoE è stato molto difficile e all’epoca Dorna ha avuto una posizione molto ferma che ha dato l’idea della determinazione e della volontà di lanciare questo nuovo campionato.
Per i più romantici è sembrato strano sentire parlare di moto elettriche in MotoGP, però era necessario che il mondo delle competizioni si aprisse a questa nuova fase. È una situazione analoga al 2002 quando la MotoGP passò dal 2T al 4T per fare in modo che la competizione restasse un ambito di ricerca e sviluppo al servizio del mercato e per promuovere il prodotto commerciale dei costruttori.”

Andrea Mantovani durante i test a Jerez

Hai detto che è giusto che la MotoE sia nata nel contesto della MotoGP, diversamente dalla FormulaE; perché?
“Per noi, come squadre, è sicuramente più facile prendere parte ad una nuova categoria che ha già alle spalle la struttura completa e consolidata della MotoGP. Ma non è solo una questione di contesto migliore in cui lavorare. Una categoria nuova ha bisogno di radicarsi e farsi conoscere, e in questo la MotoE ha potuto contare sulla forza della MotoGP. Parlo di calendario, circuiti, programma del weekend di gara, di trasmissioni televisive. Partendo nel contesto della MotoGP, la MotoE ha potuto beneficiare di un pacchetto di reti internazionali (come ad esempio Sky in Italia, Canal+ in Francia e BT in Gran Bretagna – ndr) che l’hanno portata a contatto del grande pubblico. Diversamente sarebbe stato un cammino molto più in salita.”

Per chi deve trovare nuovi sponsor, qual è l’elemento principale della MotoE?
“Noi, del team Gresini, abbiamo toccato con mano quanto il green sia diventato un tema molto attuale e importante nella comunicazione. Tutti vogliono mostrare una certa sensibilità verso i temi della tutela ambientale e dell’ecosostenibilità. Abbiamo riscontrato interesse da parte di tante le società e abbiamo cercato a fare di questo tema un punto di forza per l’attività commerciale della nostra squadra. Non solo, la MotoE ci ha permesso di contattare una sfera di realtà aziendali che per tipologia di prodotto o per linee guida aziendali, non potevano associarsi ad un evento sportivo che intrinsecamente genera emissioni nell’ambiente. Un chiaro esempio è Trentino, che è stato il nostro sponsor principale nelle prime due edizioni della MotoE. Trentino, area notoriamente attenta alla cura dell’ambiente, agli stili di vita ecosostenibili e alla promozione a supporto della mobilità elettrica, mai sarebbe comparsa sulle carene di una MotoGP o di una Moto2 o una Moto3.”

Matteo Ferrari, primo vincitore della MotoE World Cup

“Quella con Trentino è stata una relazione perfettamente centrata rispetto ai valori fondanti della MotoE. Da qui è nata una collaborazione bellissima che si è arricchita di tante attività collaterali, come la preparazione atletica dei nostri piloti che si è svolta in Trentino. E poi, essere presenti come sponsor principale della squadra vincitrice nel 2019 e che ha fatto seconda nel 2020 ha garantito un ottimo ritorno di immagine per Trentino. In termini di visibilità guadagnata dai marchi, le analisi che riguardano la MotoE ci hanno visti secondi nel 2019 e primi nel 2020, una visibilità eccezionale che abbiamo dato a chi ci ha scelto per la sponsorizzazione in MotoE. Si tratta di analisi e studi svolti da un ente indipendente che non ha rapporti con le singole squadre. Questa è una prova di cosa può dare la sponsorizzazione in questa categoria raggiungendo certi risultati.”

Il limite maggiore della MotoE verso la sponsorizzazione qual è? Cosa le permetterebbe di essere più appetibile?
“Sicuramente il numero di gare. In questo momento il numero è limitato mentre alla categoria servirebbe un calendario più allargato. Questo lo dico nell’ottica del marketing, perché poi ci sono da considerare altri aspetti che al momento non lo consentono. Mettendosi nei panni di Dorna, un campionato nuovo va sviluppato, ci sono delle implicazioni legate ai circuiti, al programma del weekend di gara già molto stretto per le sessioni delle altre categorie e per le attività di contorno. Non ho dubbi che nel medio termine il calendario sarà più allargato con più gare e raggiungerà mercati strategici per la classe elettrica.
Per la parte tecnica, a detta di tutti, queste moto sono ancora molto pesanti; ci aspettiamo una rivoluzione nella tecnologia delle batterie che sono la parte che maggiormente determina il peso della moto. Un peso minore aiuterebbe molto i piloti in frenata, attualmente la fase più critica è proprio questa per la difficoltà di trovare il punto esatto in cui frenare. Se sbagli, una moto così pesante poi non la fermi più.”

La vittoria della MotoE World Cup 2019

Le gare si possono vedere in tv e Dorna stessa è molto attiva nel creare contenuti sulla MotoE e a condividerli sui social. A livello mediatico cosa manca ancora?
L’equazione fondamentale che sta alla base della nostra attività di marketing è: più gare, più copertura mediatica, più visibilità dei marchi degli sponsor. Sicuramente l’aspetto mediatico è uno di quelli che è necessario sviluppare ulteriormente, ne abbiamo parlato anche nei nostri incontri con Dorna che ha chiarito la volontà di aumentare l’esposizione mediatica della MotoE. È ovvio e comprensibile che anche su questo punto non è pensabile partire subito al massimo, ma con il tempo sarà importante creare nella narrazione, dei contenitori per presentare i team, i piloti, e per approfondire tutti gli aspetti della categoria.
Lo spazio mediatico non è infinito ma va condiviso tra tutte e quattro le classi e la MotoE se vuole ulteriore spazio deve guadagnarselo. Con l’attuale calendario della MotoE, riusciamo comunque a dare una buona visibilità a chi investe in questa categoria. Inoltre, va aggiunto che gli attuali livelli di investimento nella MotoE non sono eccessivamente alti, questo ci aiuta a creare delle proposte per i nostri sponsor molto interessanti e competitive in termini di ritorno dell’investimento.”

Concluso il percorso con Trentino da quest’anno lo sponsor principale della squadra è Indonesian Racing Team, cosa ci puoi dire?
“Indonesian Racing è un marchio creato dal nostro partner MP1, azienda indonesiana che opera nel settore dello sports management e che ambisce a sviluppare il motorsport in Indonesia anche creando un’accademy per trovare i migliori piloti indonesiani da supportare e accompagnare nel cammino fino al Campionato del Mondo. Il team Gresini è molto radicato in Indonesia, operiamo in quel paese già da dieci anni e molti dei nostri sponsor in Moto3 e Moto2 sono importanti aziende indonesiane. Più di altri team abbiamo contribuito a sviluppato un settore in una nazione strategica per la MotoGP. L’Indonesia è un mercato strategico perché lì, e in parte anche negli altri paesi del sud-est asiatico, il mezzo di trasporto non è l’automobile, ma è la motocicletta. In termini di volumi, ci sono quattro motociclette per ogni automobile; il totale di moto vendute è di 7.000.000 all’anno. Un dato su tutti: sulle varie piattaforme social, la nazione che maggiormente segue la MotoGP è proprio l’Indonesia, di gran lunga rispetto a qualsiasi altra nazione, Italia o Spagna comprese.”

Ora l’appuntamento è per la seconda sessione di test, dal 12 al 14 aprile, sempre a Jerez, prima della gara d’esordio il 2 maggio.

Per essere aggiornato sulla MotoE World Cup, iscriviti al broadcast Whatsapp di Epaddock e ricevi sul tuo cellulare in tempo reale tutte le nostre notizie: scopri qui come.