Home Intervista Giampiero Testoni, direttore tecnico di Energica, spiega la MotoE 2021

Giampiero Testoni, direttore tecnico di Energica, spiega la MotoE 2021

La MotoE World Cup è pronta per iniziare la sua terza stagione. Tra un mese, sul circuito Angel Nieto a Jerez, si svolgerà la prima di due sessioni di test prima dell’esordio in gara, sulla stessa pista, il 2 Maggio. Per sapere come saranno le Ego Corsa 2021, lo abbiamo chiesto a Giampiero Testoni, direttore tecnico di Energica Motor Company.

Siamo a metà dei quattro anni previsti dall’accordo tra Dorna ed Energica per la MotoE, qual è il bilancio dopo questi primi due anni?
“Sono stati due anni molto positivi. Abbiamo accettato la sfida, la partenza è stata in salita, ma poi la situazione è migliorata, Covid escluso si intende. In questi due anni la MotoE ha dimostrato di poter generare un ottimo spettacolo, anche a livello televisivo. Anzi, devo dire che vista in televisione l’ho trovata più spettacolare che non dal vivo, si riescono a seguire perfettamente tutti i momenti della gara dell’inizio alla fine senza perdere nulla. A livello di intrattenimento sportivo penso che l’obiettivo sia stato perfettamente centrato.
Per noi di Energica è stato molto gratificante ricevere dei riscontri autenticamente positivi dai piloti che in questi due anni hanno corso con le nostre moto. Si tratta di un gruppo molto eterogeneo che al suo interno ha ex campioni del mondo del motomondiale e del mondiale endurance; sentirli soddisfatti delle prestazioni della moto ci ha reso molto orgogliosi del nostro lavoro.”

Dominique Aegerter e la MotoE del team IntactGP

Potete dirvi soddisfatti anche a livello di affidabilità delle moto?
“Sì certamente. Basti pensare che l’unico problema avuto nell’arco di tutto l’ultimo anno, è stato un caso di interferenza tra il transponder dei tempi e l’elettronica della moto a Misano, con Casadei, durante la Epole, senza che questo comunque compromettesse la prestazione del pilota. Da parte nostra eravamo tranquilli perché conoscevamo l’elevata affidabilità delle nostre moto. Inoltre quest’anno con Dorna abbiamo lavorato molto per migliorare ulteriormente la sicurezza; nello specifico è stato coinvolto un ente terzo per svolgere una valutazione indipendente del sistema elettrico della moto e dei sistemi di ricarica per validare tutte le soluzioni adottate.”

Che cosa dobbiamo attenderci per il 2021, cambierà qualcosa sulla moto?
“Per quest’anno non sono in programma sostanziali modifiche per i limiti imposti dall’emergenza Covid e per non gravare sui bilanci delle squadre. Noi abbiamo già pronta una nuova aerodinamica con un Cx (coefficiente aerodinamico, ndr.) che riduce notevolmente la resistenza dell’aria ma per una questione di costo per i team, Dorna ha deciso di non adottarla, per ora. Porteremo degli aggiornamenti software per migliorare il monitoraggio della moto nelle fasi di carica della batteria, insomma, nulla che sarà visibile dal pubblico.”

Una delle Ego Corsa della MotoE World Cup in fase di ricarica

“Tra le novità che porteranno gli altri partner tecnici la più importante è sicuramente quella di EnelX che fornirà il sistema di ricarica in griglia permettendo di estendere la lunghezza della gara di un giro rispetto agli anni scorsi. Per essere esatti l’energia per mezzo giro in più si ricava dalla batteria mentre l’altro mezzo dalla ricarica fatta in griglia con i ricaricatori portatili.
La nostra idea è di portare tante novità nel 2022 che permetteranno di ridurre il peso della moto e di migliorare le prestazioni. Il piano effettivo non è ancora stato definito con Dorna ma noi lavoreremo per testare questi componenti per essere pronti a fornirli l’anno prossimo.”

Quest’anno il calendario presenta due novità: Barcellona e Assen.
“Sì quest’anno avremo due piste nuove e dovremo capire come reagisce la moto e quali saranno le prestazioni, soprattutto della batteria. Tra l’altro la gara a Barcellona sarà a giugno in un periodo molto caldo. Saranno importanti i test che faremo a Jerez insieme ad EnelX e da lì capiremo come orientarci per la gara di Barcellona. L’obiettivo della categoria è sempre quello di garantire a tutti i piloti la piena potenza della moto fino al traguardo.
Per capire meglio l’argomento, un calo di potenza si può manifestare se la batteria scende sotto un certo livello di carica oppure se si scalda eccessivamente. Ci sono piloti che hanno uno stile di guida che scalda molto la batteria, altri che la scaldano di meno. Sia noi che Dorna vogliamo scongiurare che un pilota arrivi nell’ultimo giro con una potenza inferiore rispetto agli altri, è proprio un elemento chiave della categoria per garantire lo spettacolo.”

Matteo Ferrari in gara a Jerez con la MotoE del team Gresini Racing

Ci saranno rettilinei lunghi come quello di Barcellona, che cosa comportano?
“Piste con lunghi rettilinei possono essere critiche per l’aumento della temperatura della batteria. Per quanto riguarda il consumo di energia, questo non è un elemento critico perché viene tenuto in considerazione quando si decidere quanti giri fare. La temperatura invece è l’elemento più importante, soprattutto a Barcellona dove di solito a giugno fa molto caldo. Però è più un fenomeno che riguarda le sessioni di prove libere che non la gara. Nelle prove, quando i piloti hanno a disposizione 30 minuti, fanno più giri che in gara e spesso usano la batteria anche quando il livello di carica scende sotto il 20%, una situazione in cui già di suo la batteria si scalda di più. Però vediamo, anche il Red Bull Ring doveva essere una pista critica per la MotoE e invece anche lì abbiamo corso senza problemi.”

Il sistema di raffreddamento della batteria della MotoE

Quanto è importante il sistema di raffreddamento che avete introdotto nel 2020?
“Siamo molto contenti del sistema di raffreddamento della batteria che abbiamo introdotto l’anno scorso e che ha permesso di correre regolarmente a Jerez nonostante i 37°C di temperatura ambiente. Il sistema serve per convogliare aria fresca alla batteria mentre la moto gira in pista ma anche per raffreddare la batteria quando rientra ai box prima di ricaricarla. Questa operazione prevede dei ‘soffiatori’ che prendono aria dall’ambiente e la convogliano nella batteria. In questo modo si evita di raggiungere la soglia massima di temperatura della batteria e allo stesso tempo se ne estende la vita utile. L’aria viene purificata da un filtro che trattiene le impurità e l’umidità e viene poi mandata direttamente all’interno della batteria a raffreddare le connessioni tra le celle, che sono la parte più calda.”

Il raffreddamento della batteria della MotoE ai box

Quando si parla di MotoE, per molti è una discussione “suono sì, suono no”. Quello che sentiamo, è un suono elettrico o meccanico?
“E’ meccanico. Il suono della MotoE nasce da una precisa esigenza di marketing dei modelli stradali: non si voleva che le moto fossero silenziose. Questa scelta poi è confluita anche nel modello da pista. Il suono è prodotto dagli ingranaggi installati tra motore e pignone. Benché poco usati perché rumorosi e più costosi da realizzare, abbiamo scelto gli ingranaggi a denti dritti proprio per il suono caratteristico che producono dai 20km/h in su. Questa scelta ha anche dei vantaggi dal punto di vista tecnico perché non genera spinte assiali come invece succede con agli ingranaggi a denti elicoidali.”

La vicinanza tra versione stradale e quella da gara per Energica è importante, che elementi cambiano nel ‘power train’ delle due moto?
“Il motore è completamente identico tra le due moto, quello che cambia è la batteria. Per tutto il 2018 avevamo testato delle nuove celle a polimeri di Litio per la World Cup che poi abbiamo usato per tutta la prima stagione. A quel punto le abbiamo validate e portate anche nei modelli stradali l’anno successivo. Adesso quindi a livello tecnologico le due batterie, stradale e da pista, sono le stessa; quello che cambia è il numero di celle installate nella batteria, la versione da pista ne ha un po’ di più, ha un voltaggio leggermente più alto e di conseguenza più kWh.”

Brannetti e Capirossi durante i test della MotoE a Misano

Qual è il valore principale che ricavate dall’essere fornitori unici per la MotoE World Cup?
“Certamente la valorizzazione del marchio. Tifosi o meno, Energica resta il costruttore che è stato selezionato da Dorna per il campionato elettrico monomarca. L’immagine che ne ricaviamo dobbiamo poi comprovarla con la qualità delle moto di serie che produciamo perché non è sufficiente fare le gare per dare valore ad un marchio. La decisione di entrare nella MotoE è stata una prova di forza, ulteriormente sottolineata dal modo in cui abbiamo salvato il campionato ricostruito tutte le moto in brevissimo tempo dopo l’incidente di Jerez. Entrare nel mondo della MotoGP ha portato persone che mai avrebbero pensato di parlare di moto elettriche a conoscerci e a innescare un confronto anche all’interno delle grandi case motociclistiche. In questi due anni di gare abbiamo notato una svolta nella percezione del nostro marchio e della nostra azienda.”

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