Nicolas Gourbert è il direttore esecutivo della MotoE World Cup. Qualche giorno fa, ci siamo incontrati per fare il punto della stagione 2020 della classe elettrica del MotoGP. Uno degli elementi che Goubert ci ha spiegato è stato il “dietro le quinte” della bandiera rossa alla partenza di Gara 1 a Le Mans. Alla prima chicane, Mattia Casadei ha perso il controllo della sua moto ed è andato in high-side. La batteria è risultata danneggiata nell’incidente e i commissari hanno chiesto l’intervento del team di soccorso.
“A Le Mans, abbiamo usato il nostro veicolo di soccorso per la prima volta e abbiamo potuto vedere cos’è andato come doveva e su cosa dobbiamo migliorare per il futuro. L’aspetto positivo è che tutti sapevano quello che dovevano fare e quando il personale è arrivato alla moto incidentata tutto è andato liscio. E’ stato chiaro ai commissari cosa dovevano fare e cosa non dovevano fare perché, per motivi di sicurezza, alcuni compiti devono essere gestiti dal nostro team di soccorso (il team di soccorso è della Safety Events, ed è lo stesso ad ogni round della MotoE). La squadra di soccorso ha dimostrato di essere in grado di gestire la situazione come ci si aspettava. Devo menzionare un punto negativo legato allo stesso evento: il veicolo di soccorso ha impiegato molto tempo per raggiungere il luogo dell’incidente.”
“La partenza della seconda gara è avvenuta 18 minuti dopo la prima. In questo caso, il tempo non è stato un problema perché la gara è stata l’ultimo evento della giornata, ma in un weekend normale, il tempo è essenziale perché la gara della MotoE è la prima gara e deve finire in tempo per non influenzare la partenza della gara della Moto3 e delle successive. Se riusciamo a gestire qualsiasi problema entro un determinato limite di tempo, non generiamo alcun ritardo sul programma delle altre gare. A Le Mans, siamo rimasti entro quel limite, ma dobbiamo migliorare in futuro, e dobbiamo raggiungere il luogo dell’incidente più velocemente. I nostri mezzi di soccorso sono relativamente lenti, e dobbiamo fare qualcosa di più nella prossima stagione. A Le Mans, li abbiamo parcheggiati vicino al punto più rischioso per gara due, che è la prima chicane, ma dobbiamo pensare a soluzioni diverse per le prossime stagioni. L’intervento dei soccorritori in pista è stato molto veloce, hanno operato in pista solo per tre minuti, ma dobbiamo migliorare il nostro margine e raggiungere il luogo più velocemente.”
L’intervista competa a Nicolas Goubert verrà pubblicata nei prossimi giorni.
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