La MotoE e Michelin danno forma al futuro della mobilità elettrica

La MotoE e Michelin danno forma al futuro della mobilità elettrica

Michelin ritiene che le corse e la mobilità sostenibile siano indissolubilmente legate. Il Gruppo vede effettivamente lo sport motoristico come un laboratorio per il suo lavoro sulle nuove tecnologie ed è quindi coinvolto in una varietà di discipline che si integrano con il suo piano “Everything Sustainable”, contribuendo così a plasmare il futuro della mobilità.
“Le tecnologie che Michelin sviluppa nel motorsport contribuiscono a far progredire la mobilità sostenibile e il rispetto per l’ambiente, e questo è un prerequisito della nostra strategia per quanto riguarda i programmi sportivi e di sponsorizzazione”, afferma il direttore di Michelin Motorsport Matthieu Bonardel. “Il motorsport ci offre l’opportunità di testare le nuove tecnologie in condizioni estremamente impegnative e, analizzando i feedback che genera, Michelin è in grado di decidere che direzione intraprendere per il suo dipartimento di ricerca e sviluppo. È in questo modo che il motorsport funge da incubatore in cui le nuove idee possono maturare per diventare innovazioni che, in ultima analisi, sono di beneficio per tutti i nostri clienti”.

Piero Taramasso, Michelin Motorsport

Un esempio eloquente di questo approccio è il coinvolgimento di Michelin nella MotoE, che si adatta particolarmente bene alla visione strategica dell’azienda. Fin dall’inizio, questa classe interamente elettrica è riuscita a combinare uno spettacolo entusiasmante con un alto livello tecnologico.
Gli pneumatici per la EgoCorsa di Energica sono stati sviluppati su misura da Michelin e rispondono alle esigenze specifiche di questa moto.
La MotoE, infatti, è più pesante delle sue omologhe MotoGP (260kg), mentre la sua curva di coppia è quella tipica dei veicoli elettrici, con la massima potenza disponibile immediatamente a bassi giri. I risultati hanno permesso a Michelin di fare concreti progressi sia in termini di comprensione della costruzione degli pneumatici che di sviluppo dei materiali impiegati.
“Il pubblico del MotoGP vede la MotoE come una serie emozionante e innovativa”, sostiene Matthieu Bonardel. “La qualità dello spettacolo che offre dimostra come le nozioni di performance ed ecologia possano andare di pari passo grazie all’innovazione”.

Eric Granado durante il GP di Spagno della MotoE a Jerez

L’ultimo prodotto di Michelin in MotoE segna un ulteriore passo avanti verso la sostenibilità con l’introduzione di nuovi pneumatici che incorporano materiali naturali, materiali rigenerati e/o biomateriali. Si tratta di pneumatici con un design simmetrico, disponibili in mescola morbida per il posteriore e media per l’anteriore, così come i pneumatici da pioggia, morbidi per l’anteriore ed extra-morbidi per il posteriore.
Più in dettaglio, la struttura dei pneumatici posteriori si è evoluta notevolmente, mentre l’uso di materiali più resistenti nella mescola della gomma ha permesso di spingere ancora più in là i risultati raggiunti con la precedente gamma. Ad ogni evento, Michelin fornirà alle squadre un unico tipo di pneumatico slick anteriore e posteriore per l’intero weekend. L’assegnazione che ogni pilota avrà a disposizione è composta da quattro slick per l’anteriore e cinque per il posteriore. In caso di pioggia, il pilota potrà contare su tre pneumatici anteriori e quattro posteriori.

A questo link trovate i dati tecnici delle gomme Michelin per la MotoE World Cup 2020.

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