Home GP Francia La conferenza stampa dei piloti MotoE 2023 a Le Mans

La conferenza stampa dei piloti MotoE 2023 a Le Mans

I partecipanti alla conferenza stampa della MotoE 2023 a Le Mans
I partecipanti alla conferenza stampa della MotoE 2023 a Le Mans (Foto: MotoGP)

La conferenza stampa dei piloti dà il via a nuova era della MotoE caratterizzata dalla Ducati V21L; inizia questo weekend con il GP di Francia a Le Mans il MotoE World Championship 2023.

Questo weekend, sull’iconico circuito francese di Le Mans, si disputerà il primo round della stagine 2023 della MotoE, la prima con lo status di Campionato Mondiale e con la nuova Ducati elettrica V21L.
Dopo i test pre-stagionali a Jerez e a Barcellona e la presentazione ufficiale a Vallelunga, è giunto il momento delle prima gare per la classe elettrica della MotoGP, arrivata alla sua quinta stagione. Si tratta dell’edizione più importante di sempre, con il calendario che si allarga a otto round coprendo ogni tappa del mondiale MotoGP tra maggio e inizio settembre. Quella che inizia è la prima stagione con il nuovo costruttore ufficiale delle 18 moto in dotazione ai team: Ducati.
A dare il via ufficiale al GP di Francia 2023 della MotoE a Le Mans è la conferenza stampa del giovedì; i partecipanti oggi sono stati: Jordi Torres (Openbank Aspar Team), Matteo Ferrari (Felo Gresini MotoE), Luca Salvadori (Prettl Pramac MotoE), Randy Krummenacher (Dynavolt Intact GP), e il direttore del dipartimento di Emobility di Ducati, Roberto Canè.

Il due volte campione della MotoE, Jordi Torres
Il due volte campione della MotoE, Jordi Torres (foto: Openbank Aspar Team)

Jordi Torres (Openbank Aspar Team)

“Al momento mi sento molto bene e penso che la moto di Ducati sia facile da guidare. Questa nuova stagione è una sfida molto grande, tutti i piloti vogliono essere al top, vogliono battere tutti perché la moto ha ottime prestazioni. Tutti conoscono il potenziale della moto. Ma dobbiamo capire dove sia il limite, perché credo che nei test nessuno abbia trovato il limite della moto in termini di freni, angolo di piega, velocità in curva. Il potenziale è molto alto e arrivarci è difficile, ma tutti possono avere un buon ritmo. Nelle prime due gare tutti vogliono essere veloci e sicuramente daremo spettacolo con molti sorpassi. Vedremo cosa succederà, ma di sicuro è una categoria divertente.
Penso che il programma sia buono per la categoria. Al momento non facciamo molti giri, la moto funziona bene e le gomme funzionano bene… dipende dal tempo, ma sicuramente avere due gare al sabato è impegnativo, ma avremo molte informazioni per migliorare in Gara 2″.

Il vincitore della MotoE 2019, Matteo Ferrari (Felo Gresini MotoE)
Il vincitore della MotoE 2019, Matteo Ferrari (Felo Gresini MotoE) (foto: MotoGP)

Matteo Ferrari (Felo Gresini MotoE)

“Sono molto contento di essere qui, è una nuova sfida perché c’è una nuova moto e in più è il GP numero 1000… Sono entusiasta! I test sono andati bene, anche sul bagnato perché a Jerez c’era un meteo difficile, ma la moto ha funzionato bene e anche noi, abbiamo lavorato molto sulla moto. Abbiamo capito la messa a punto e abbiamo migliorato molto il tempo sul giro rispetto all’anno scorso. Quindi sono molto contento! Purtroppo non ho potuto fare la simulazione di gara, ma abbiamo fatto un buon tempo sul giro e il ritmo a Barcellona era buono. Quindi, siamo pronti per iniziare a Le Mans!
Sono contento dell’orario. Il sabato o la domenica c’erano solo le gare al pomeriggio, quindi era difficile arrivare la mattina presto e aspettare la gara, e solo per pochi giri. E devi essere pronto fin dai primi giri! Penso che la seconda gara sarà molto bella per tutti i piloti. Non avremo molto tempo per lavorare sui dati, ma è un nuovo format e credo che sarà positivo per i piloti”.

Randy Krummenacher (Dynavolt Intact GP), esordiente in MotoE
Randy Krummenacher (Dynavolt Intact GP), esordiente in MotoE (foto: MotoGP)

Randy Krummenacher (Dynavolt Intact GP)

“Non vedo l’ora di partecipare a questa gara! Abbiamo aspettato a lungo. La MotoE è davvero emozionante con la Ducati, come ha detto Jordi, il limite è molto alto e lo stiamo ancora cercando. È emozionante, è una sensazione fantastica guidarla, è molto divertente. Non vedo l’ora di correre.
Il calendario sarà una nuova sfida per tutti, ma anche le gare tra gli 8 e i 10 giri sono una novità per me! Pensavo che sarebbe stato fisicamente più facile, ma i giri sono così al limite che alla fine è lo stesso! Tutti si impegnano al massimo. Ma mi piace fare qualcosa di nuovo, quindi sono molto motivato”.

Luca Salvadori (Prettl Pramac MotoE), al suo primo anno in MotoE
Luca Salvadori (Prettl Pramac MotoE), al suo primo anno in MotoE (foto: MotoGP)

Luca Salvadori (Prettl Pramac MotoE)

“Gli altri ragazzi hanno detto tutto! La moto Ducati è incredibile, arrivo dal Campionato Italiano con una Panigale V4 ed è un po’ difficile passare a una moto elettrica, e per me è la prima volta a questo livello. Sono stato nel Campionato Italiano per molto tempo, ma sono davvero entusiasta di questa opportunità e pronto a iniziare a correre con gli altri piloti.
Con la mia altezza e il mio peso potrebbe essere un po’ difficile per me, ma credo che le gare siano un’altra cosa! Quindi possiamo fare un buon passo avanti, e per me una top ten sarebbe un buon risultato per un rookie”.

Roberto Canè, direttore Emobility Department in Ducati
Roberto Canè, direttore Emobility Department in Ducati (foto: MotoGP)

Roberto Canè (Ducati Emobility Director)

“Questo è un progetto nuovo per Ducati, è la prima volta che Ducati produce una moto elettrica e abbiamo deciso di produrla per il campionato MotoE, una gara molto impegnativa. Abbiamo quindi iniziato a progettare la moto, diciamo un paio di anni fa. Poi abbiamo fatto il meglio che potevamo fare perché pensiamo che la nostra moto sia la migliore per questo tipo di competizione. Abbiamo sviluppato questa moto per ottenere il miglior risultato in pista. Infatti abbiamo fatto molti test e prove private e un paio di test ufficiali, uno a Jerez e uno a Barcellona, e abbiamo scoperto che la moto si comporta molto bene. Ci piace. Abbiamo ottenuto un ottimo risultato da quel test e ora siamo qui a Le Mans, sapete, è la prima gara e sono piuttosto eccitato, a dire il vero”.

“La sfida è incredibile perché all’inizio era la prima volta che Ducati si cimentava in un progetto di questo tipo. Quindi abbiamo dovuto crearlo, e lo scopo di questo progetto era anche quello di creare un know-how interno per essere in grado di costruire questo tipo di moto. Abbiamo quindi sfruttato l’esperienza del gruppo e di alcuni fornitori che ci hanno aiutato a sviluppare questa moto. Ma allo stesso tempo, abbiamo creato un piccolo gruppo all’interno di Ducati per progettare queste moto. L’idea è quella di acquisire tutte le conoscenze per essere pronti in futuro a progettare e produrre anche moto stradali.
Direi che le corse per Ducati sono una sorta di campo avanzato, un’area in cui si progettano, si testano e si migliorano le nuove tecnologie. Quindi è un parallelo con la MotoGP che testa qualcosa, e la MotoE è destinata a testare le altre cose. Non direi la batteria, ma tutto ciò che riguarda la mobilità elettrica deve essere testato per essere sviluppato e progettato per raggiungere gli obiettivi che abbiamo. Perché sapete, Ducati non è solo mobilità, ma è anche passione, prestazioni, stile, capite? Quindi dobbiamo progettare la moto, intendo anche la moto da strada, per raggiungere gli obiettivi che Ducati si è prefissata”.

Foto: MotoGP

Per essere aggiornato sul MotoE World Championship, iscriviti al broadcast Whatsapp di Epaddock e ricevi gratuitamente sul tuo cellulare in tempo reale tutte le nostre notizie: scopri qui come.