Home Piloti Matteo Ferrari racconta il suo inizio della stagione 2021 in MotoE

Matteo Ferrari racconta il suo inizio della stagione 2021 in MotoE

Matteo Ferrari alla sua terza stagione in MotoE

Matteo Ferrari a ventidue anni è diventato il primo storico vincitore della MotoE World Cup, la classe elettrica della MotoGP. Nell’anno di esordio Ferrari ha vinto le due gare in Italia, a Misano, portando a termine tutte le gare del calendario senza commettere mai errori. Nella seconda edizione della MotoE, il pilota di Rimini si è imposto ancora due volte nel gran premio di casa ma ha chiuso il campionato al secondo posto, alle spalle dello spagnolo Jordi Torres.
Dopo le prime due gare della MotoE 2021, gli abbiamo chiesto di raccontare com’è stato il suo inizio di stagione.

Matteo Ferrari con la MotoE dell’Indonesian E-Racing Gresini team

“La stagione è iniziata più o meno come le due precedenti, i punti che ho raccolto sono più o meno gli stessi. Nella prima gara, a Jerez, ho fatto il massimo risultato possibile perché partivo dall’ultima posizione in griglia. Sono molto contento di essere arrivato sesto, anzi, avevo recuperato fino al quinto posto ma avevo spinto molto e nell’ultimo giro la potenza della batteria era calata così ho perso una posizione.
A Le Mans sono stato veloce e ho confermato lo step di prestazione che avevo fatto in gara a Jerez. Nel weekend in Francia siamo tornati ad una versione di moto simile a quella 2020. Nei test di Jerez e poi nella gara in Spagna, avevamo scelto di andare verso un nuovo assetto, seguendo quello che stavano facendo anche gli altri piloti, ma per noi non era la soluzione giusta.”
Così abbiamo deciso in Francia di tornare alla configurazione dell’anno passato, anche perché con quella a Le Mans ero andato forte. L’inizio è stato in salita: il venerdì ho avuto problemi sia con la batteria principale, quella che avevo usato a Jerez, sia con quella sostitutiva. È un evento estremamente raro, in tre anni era capitato una volta sola e questa volta è capitato a me. In pratica è stata una giornata persa quasi completamente.”

Matteo Ferrari in pista a Jerez


“Il sabato mattina invece abbiamo fatto un buon lavoro, i tempi sono venuti e le sensazioni erano buone. La Epole è stata….come è stata. Pista bagnata, bandiere gialle, giri cancellati. Io ho cercato il più possibile di girare da solo e forse è stata quella la scelta giusta perché alla fine sono partito dalla prima fila.
La gara è stata bella, spettacolare, in stile Moto3. Però da pilota non mi è piaciuta tanto, il passo gara è stato veramente lento. Se andiamo a confrontare il passo gara di quest’anno con quello dell’anno scorso, quest’anno siamo stati almeno un secondo al giro più lenti, nei primi giri anche di più. Di grip ce n’era, le condizioni della pista erano più o meno le stesse. Essendo tutti in gruppo, ognuno frenava tardi per superare il pilota che lo precedeva, ma così facendo si perdeva in percorrenza di curva che è l’elemento chiave per andare forte in MotoE.
Ho fatto una buona partenza ed ero nella posizione giusta per fare un buon risultato, al secondo giro ero quarto, solo che poi due piloti mi sono caduti davanti e per non urtarli mi sono quasi fermato. Sono contento di non essere caduto e di aver comunque portato a casa punti importanti per il campionato, però ho perso tante posizioni e mi sono trovato in fondo al gruppo dei primi e recuperare è stata dura. All’ultimo giro con pista libera davanti sono riuscito a fare il giro più veloce della gara ma ormai era tardi, ero staccato di tre secondi dai primi.”

MotoE World Cup 2021
La classifica generale

“Da una parte sono contento della velocità ritrovata e di essere stato più competitivo rispetto a Jerez, dall’altra non sono soddisfatto dell’ottava posizione finale, non rende merito al nostro potenziale. Però queste sono le gare, bisogna sempre guardare avanti. Rispetto alla classifica la situazione è più o meno la stessa dell’anno scorso, ho due punti in meno ma siamo ancora tutti lì.”

Hai parlato di un cambio di assetto della moto tra Jerez e Le Mans, su cos’avete lavorato per tornare all’assetto 2020?
“Quest’anno sono arrivate gomme nuove, forcelle nuove e così, fin dai primi test, tutti si sono mossi in una certa direzione per sistemare la moto. Però già durante i test io non è che fossi proprio convinto. Era una situazione molto particolare con temperature che garantivano un grip ottimale, e si poteva fare un assetto della moto molto spinto ma il nostro dubbio era che funzionasse solo in quelle condizioni. Infatti, già due settimane dopo, in occasione della prima gara, le condizioni erano diverse e i tempi sono stati molto più alti. Il passo gara nel GP di Spagna è stato di circa 1:48.2 mentre nei test il passo era stato di un secondo più veloce. Era quindi bastato trovare delle temperature un po’ più alte e l’assetto fatto nei test non funzionava già più bene.”

“Con le nuove gomme e la nuova forcella, nelle condizioni dei test, sembrava che si potesse guidare di più forzando le frenate, spigolare le curve, uno stile innaturale per la MotoE, che in passato aveva sempre richiesto una guida più dolce e con tanta velocità di percorrenza.
Ho deciso così di cambiare assetto a Le Mans, anche perché le previsioni davano condizioni simili a quelle dell’anno scorso, con le quali eravamo stati veloci.
La conferma è arrivata in pista quando abbiamo visto che gli altri piloti non erano stati più veloci rispetto allo scorso anno con le stesse condizioni.
La mia scelta è stata per una moto simile a quella dell’anno scorso; una moto molto bilanciata che funziona su tutte le piste. Magari non fa la differenza su una pista in particolare ma funziona bene dappertutto. Questo è importante in MotoE perché nei weekend di gara si gira poco, non abbiamo i turni da 40 minuti come le altre classi, quindi non hai il tempo di cambiare le molle, le altezze e il bilanciamento ogni volta. Avere una moto che va bene in tutte le piste ti permettere di essere già a posto dal primo turno.”

Matteo Ferrari in pista a Le Mans

Quando parli di essere tornato alla configurazione dell’anno scorso, intendi come regolazioni o anche come materiale?
“No, il materiale che usiamo è quello 2021, mi riferisco soprattutto al bilanciamento dei pesi tra anteriore e posteriore e alla selezione combinata delle molle della forcella e del monoammortizzatore.”

Quest’inverno Michelin ha lavorato per portare una gomma con un migliore capacità di warm-up per essere in temperatura già nelle prime curve. Dopo due gare che giudizio dai?
“Secondo me un passo in avanti è stato fatto. L’anno scorso eravamo stati tutti molto cauti in accelerazione nelle prime curve mentre quest’anno abbiamo tutti aperto il gas più velocemente. Magari qualcuno si è scomposto un attimo ma nessuno ha avuto grossi problemi, quindi sì, direi che la gomma è migliorata.
Per migliorare ancora a noi servirebbe il giro di warm-up perché quello fa veramente la differenza per portare bene in temperatura la gomma, ma non lo facciamo per un discorso di consumo della batteria.”

La partenza della gara di Le Mans 2021

Cosa ne pensi dei nuovi piloti di quest’anno?
“Al momento non mi ha impressionato nessuno. Ci sono stati alcuni piloti che hanno fatto bene nei test, come Aldeguer e Pons, ma poi nelle gare non hanno raccolto molto. Aldeguer è caduto due volte, altri hanno avuto un passo gara un po’ troppo alto e così via. Se la stanno cavando un po’ tutti ma queste due gare sono state abbastanza lente, si vedrà cosa faranno nelle prossime gare quando spero che il passo gara sarà più rapido, come l’anno scorso.”

Le prossime due gare sono a Barcellona e Assen, due piste nuove per la MotoE.
“Sì, io le conosco entrambe per averci corso quando ero in Moto3 e in più, alcuni giorni fa, sono stato a Barcellona per provare la pista perché hanno cambiato la curva dieci. Tra i due circuiti il più nuovo sarà Assen perché a Barcellona ci hanno girato un po’ tutti tra CEV, Supersport e altri campionati.”

Molti saranno curiosi di vedere le prestazioni della MotoE sul rettilineo di Barcellona e anche la frenata della prima curva.
“Eh, anch’io sono molto curioso perché quel rettilineo lì è bello lungo e sarà interessante vedere come inciderà sul consumo elettrico ma soprattutto quanto si scalderà la batteria andando così a lungo a piena potenza. Comunque, sono ottimista per le prossime gare perché a Le Mans ho avuto buone conferme, sono stato veloce e penso che la strada che abbiamo preso è quella buona. Ho nostalgia del podio e vorrei tornarci presto.”

Prossimo apppuntamento il 6 giugno a Barcellona.

Per essere aggiornato sulla MotoE World Cup, iscriviti al broadcast Whatsapp di Epaddock e ricevi sul tuo cellulare in tempo reale tutte le nostre notizie: scopri qui come.