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Intervista a Graziano Milone, presidente di Vmoto

Scooter elettrici e moto: due mondi apparentemente diversi, spiega Graziano Milone, ma perfettamente complementari perché quello elettrico non è al momento fatto di moto ma di mezzi per la mobilità urbana, di cui Vmoto Soco è leader globale.

Graziano Milone è presidente, responsabile marketing e capo della pianificazione e sviluppo strategico di Vmoto Soco, una tra le principali società che produce e distribuisce a livello globale veicoli elettrici a due ruote. Vmoto produce un’ampia gamma di scooter e moto elettriche attraverso i suoi tre marchi principali: Vmoto (il marchio premium), Super Soco (espressamente pensato per la mobilità urbana) e Vmoto Fleet (per il settore commerciale) ed è leader in Europa per mezzi elettrici immatricolati nella categoria urban mobility.
Recentemente lo abbiamo incontrato per parlare di mobilità elettrica e dei progetti futuri di Vmoto Soco.

Il Super Soco CPx 2023 è uno scooter elettrico equivalente ad un 125cc
Il CPx 2023 è uno scooter elettrico equivalente ad un 125cc (foto: Vmoto Soco)

Milone, come prima cosa, ha ammesso che “quando si è iniziato a parlare di elettrico nelle auto, speravo che non sarebbe mai arrivato nelle moto”.
“Io sono un grandissimo appassionato di moto, tutte le volte che posso vado in pista con la Panigale, arrivo in pieno dal mondo dei motori a benzina. Ho fatto 300.000 km in moto, tutti a benzina.
Poi ho provato i primi scooter elettrici e sono stato subito entusiasta. Se mi muovo in città, non ho bisogno di una moto potente, ingombrante e pesante. Mi serve un mezzo leggero e agile, che può essere preso e parcheggiato facilmente, perché mi serve per spostarmi e fare delle cose. Quando invece mi voglio divertire, vado in circuito con una moto a benzina. Anche lì, però, ho iniziato a cambiare un po’ idea e sto corteggiando tutti per riuscire a provare una moto elettrica in pista”.

“Scooter elettrici e moto: due mondi perfettamente complementari”

Scooter elettrici e moto: due mondi apparentemente diversi, ma perfettamente complementari perché, come spiega Graziano, quello elettrico non è al momento fatto di moto ma di mezzi per la mobilità urbana.
“La nostra gamma di prodotti è pensata per muoverci dentro le città e nei dintorni dei centri urbani. Per questi usi, il veicolo elettrico è il migliore: è più leggero, non inquina e non fa rumore. Si usa normalmente per fare la spesa, andare a scuola, al lavoro. In tutte queste situazioni il mezzo elettrico è fantastico.
Parliamo di strumenti a due ruote per la mobilità urbana, che si guidano come una moto ma non sono una moto. Ciononostante, ai nostri prodotti applichiamo un approccio motociclistico, sia quando li pensiamo che quando li realizziamo e li testiamo.
Non sono fatti da un motore e una batteria messi dentro plastiche colorate, ma sono prodotti progettati per essere duraturi e affidabili e allo stesso tempo facili da usare”. Mezzi su cui Graziano vuole avere l’ultima parola, come con il TCmax: “E’ il nostro best seller e prima di mandarlo in produzione, l’ho portato a casa e l’ho usato personalmente per tutto l’inverno tra le colline di Barbaresco. Annotavo cosa andava e cosa doveva essere migliorato”.

“Le moto però restano un altro concetto; l’attuale livello della tecnologia elettrica non permette prestazioni e autonomie compatibili con le moto tradizionali. Servirebbero batterie incredibilmente grandi con dei pesi esagerati.
La nostra gamma di prodotti per la mobilità urbana comprende scooter come il CUmini, equivalente ad un 50cc, e il CPx, simile ad un 125cc, ma si trovano anche la cafè racer TCmax, e mezzi come la Stash e la dirt-bike.
La Stash per noi rappresenta una moto-scooter, per chi vuole comodità e spazi dove riporre un casco integrale o una borsa da palestra. Però a questo viene abbinata la sicurezza della ruota alta e lo stile di guida tipico di una moto. Tutto sempre all’interno del concetto di urban mobiltiy, fatta di mezzi L1 e L3, equivalenti ai cinquantini e i 125cc a benzina”.

La Stash è la moto-scooter elettrica di Vmoto (foto: Vmoto Soco)

“Dove sono sufficienti autonomie contenute, fino a 150km, noi crediamo che il mezzo elettrico è ciò che serve per facilità d’uso, consumi contenuti e ecosostenibilità. Per il consumatore l’ecosostenibilità da sola non basta; è importante che un prodotto sia anche attraente, facile da usare ed efficiente.
All’interno dei 150km di autonomia, uno scooter, una moto da città o una dirt-bike trovano nella tecnologia elettrica la loro espressione migliore e sono la soluzione vincente da ogni punto di vista.
La nostra dirt-bike, per esempio, è perfetta per muoversi nei centri urbani, ma anche per andare nei boschi, nelle campagne, sulle strade bianche. Ci sono zone ormai vietate ai mezzi a motore che possono però essere vissute grazie ad un mezzo elettrico”.

“In pochi anni, i tempi saranno maturi per moto medie elettriche”

“Io penso che in certe categorie di prodotto, come la categoria L1 (quella dei 50cc), ormai l’elettrico è pronto a superare il benzina. Per andare oltre penso che sia ancora presto, ma tempo tre o quattro anni, ritengo che anche le moto di piccola e media cilindrata, quelle che oggi vanno dai 300cc ai 600cc, potranno passare all’elettrico.
Nell’immediato, noi prevediamo che il 2023 sia l’anno del sorpasso dei cinquantini elettrici su quelli a benzina mentre nei prossimi tre-quattro anni vedremo l’arrivo delle medie elettriche. Infatti, nel nostro planning pluriennale, ho già messo lì una sagoma che anticipa una moto più potente rispetto a quelle che offriamo oggi. Prima di allora però, abbiamo pronta un’importantissima novità che presenteremo alla prossima edizione di EICMA: un maxi-scooter elettrico da 130km/h simile ad un 250cc”.

Lo studio aerodinamico di Pininfarina per il nuovo maxi-scotter elettrico Vmoto
Lo studio aerodinamico di Pininfarina per il nuovo maxi-scotter elettrico Vmoto (foto: Vmoto Soco)

“La resistenza dell’aria è trascurabile su uno scooter da 50km/h ma, sopra certe velocità, un corretto studio aerodinamico è fondamentale per limitare i consumi e soprattutto per garantire il necessario flusso di aria per la gestione termica della batteria e del motore. Per questo abbiamo coinvolto la Studio Pininfarina per realizzare la progettazione aerodinamica di questo nuovo prodotto.
Non è solo marketing o design: è tecnologia aerodinamica per minimizzare i consumi e aumentare le prestazioni. Se il powertrain di un mezzo elettrico si scalda, perde efficienza, ed è quello che va assolutamente evitato. La gestione dei flussi d’aria è fondamentale per la costanza delle performance.
Per realizzare il nostro nuovo maxi-scooter elettrico, abbiamo lavorato su una nuova powerunit, una nuova batteria fatta dalle stesse celle utilizzate da Tesla per le sue auto e, con Pininfarina, sull’aerodinamica.
Il risultato sarà il massimo della performance di un mezzo elettrico di quella categoria. Da lì in poi serve uno step tecnologico della batteria e della relativa elettronica che noi prevediamo avverrà nell’arco di tre anni. Per il 2025 i tempi saranno maturi per le prime moto elettriche medie e noi saremo pronti”.

EICMA 2022 Honda scooter elettrico

EICMA 2022 Honda scooter elettrico