Home Intervista Hervé Poncharal: intervista sulla MotoE World Cup 2022

Hervé Poncharal: intervista sulla MotoE World Cup 2022

Hervé Poncharal ed Hector Garzò saranno di nuovo insieme nel team Tech3 E-Racing 2022

Fiuto, franchezza ed esperienza: con la sua storia quasi quarantennale nel mondo delle corse, prima come pilota e poi come manager, Hervé Poncharal è una delle figure chiave del paddock. Per questo, la sua analisi della prossima stagione della MotoE World Cup e le sue previsioni per il futuro sono particolarmente interessanti. Fondatore e team manager della squadra francese Tech3, ma anche presidente in carica dell’IRTA (l’International Road-Racing Teams Association, che in dialogo continuo con Dorna costituisce il cuore stesso del grande circo della MotoGP), Poncharal ha conosciuto tutte le classi e ha lavorato con i piloti migliori, da Nakano a Norick Abe, da Carlos Checa a Colin Edwards, da Cal Crutchlow ad Andrea Dovizioso, da Bradley Smith a Johann Zarco. Se dice che quella della MotoE è la strada giusta, perciò, bisogna credergli. Se dichiara che è meglio puntare su piloti giovani anche se inesperti, bisogna prestargli attenzione. E se assicura che ogni costruttore di moto sta pensando alla mobilità elettrica per il futuro, bisogna rizzare le orecchie.

Lukas Tulovic ha regalato la prima vittoria in MotoE al Team Tech3 nel GP d’Austria 2021

1 – Nel 2021, il team Tech3 E-Racing ha ottenuto la sua prima vittoria in Austria. Tuttavia, la formazione del 2022 sarà completamente diversa; qual è il motivo?
“Il motivo è sempre quello di costruire la migliore combinazione di piloti per la squadra e una grande formazione per il 2022. Inoltre, una ragione per cui non potevamo continuare con Lukas Tulovic era che lui preferiva unirsi al team Intact GP perché è già con loro nel Campionato Europeo Moto2; voleva fare MotoE e Campionato Europeo Moto2 insieme a Intact GP. Lukas mi ha detto che questo era il suo desiderio, ma purtroppo per lui, il team Intact GP ha dato la sua priorità a Dominique Aegerter (che in MotoE è stato con il team tedesco nelle ultime due stagioni – ndr), e quando Aegerter ha saputo che non ci sarebbe stato alcuna sovrapposizione tra la MotoE e il campionato WSSP, ha firmato di nuovo con Intact GP per la MotoE. Così, quando Lukas mi ha chiamato per rimanere con noi, era troppo tardi; avevo già firmato con i miei due nuovi piloti. Sono davvero soddisfatto della mia formazione 2022; ogni anno si cerca di fare passi avanti e di avere la migliore squadra per la prossima stagione”.

Hèctor Garzò e Bradley Smith in lotta nel GP di Valencia del 2019

2 – Un pilota Tech3 sarà Garzò: era con Tech3 nel 2019 ed era molto veloce. Pensa che sarà più forte nel 2022? Come è migliorato in questi due anni in Moto2?
“Ho un grande rispetto per Hector Garzò. Ha fatto qualche gara con noi in Moto2, sostituendo Xavi Vierge quando quest’ultimo si è infortunato, e subito ha mostrato un potenziale incredibile. Poi ha fatto due anni con la nostra Mistral Moto2 nel campionato europeo, dove ha vinto alcune gare, ed è stato sempre molto veloce lottando con Edgar Pons. Poi nel 2019, in MotoE, avrebbe dovuto essere campione, ma è caduto quando era in testa durante l’ultimo giro in Austria, e questo è stato il punto di svolta del campionato. Tuttavia, era molto, molto veloce. Alla fine del 2019, ha avuto un’offerta per passare al campionato del mondo Moto2, e ho capito perfettamente che era il suo sogno, e volevo che lo realizzasse. Sono così felice che sia tornato, e credo che saremo ancora più forti del 2019. Il suo punto debole nel 2019 era che cadeva troppo; questo è stato a volte il suo problema anche nel Campionato del Mondo Moto2. Tuttavia, abbiamo parlato molto, e penso che Hector abbia un talento più grande dei risultati che ha ottenuto. Deve capire che è importante essere veloci, ma ha anche bisogno di finire le gare e rimanere calmo sulla moto. Se riusciremo a fare questo, penso che Hector Garzò sarà un pretendente al titolo nella MotoE World Cup, e voglio davvero dare a Hector la possibilità di lottare per la vittoria di un campionato molto importante”.

Alex Escrig esordirà nella MotoE 2022

3 – L’altro pilota sarà Alex Escrig; perché ha scelto lui? Il background di Escrig è simile a quello di Fermin Aldeguer, che è stato molto veloce nella seconda parte della MotoE 2021 ma ha fatto diversi errori nei primi turni. Come è arrivato a scegliere Escrig?
“Ho scelto Alex perché mi piacciono i giovani piloti con un grande talento e quello che mi ha reso davvero felice con Alex è che mi ha contattato lui attraverso il suo manager, che è un mio buon amico, e questo non accade così spesso. Sai, a volte i piloti fanno la MotoE, ma non è la loro scelta migliore o la priorità principale. Quindi sono stato molto felice quando Alex mi ha contattato e mi ha detto che credeva nella MotoE e voleva fare la MotoE World Cup. Naturalmente, il confronto con Fermin Aldeguer è adatto: entrambi i piloti hanno lo stesso tipo di profilo, e vedendo ciò che Fermin ha fatto in MotoE, penso che se Alex farà lo stesso con noi, sarà stupendo. Noi lo aiuteremo a fare meno errori. Ora Fermin è un pilota a tempo pieno nel campionato del mondo Moto2, e se lo stesso accadrà ad Alex, sarà un grande risultato”.

4 – Il formato della MotoE cambierà molto nel 2022: sette round, quattordici gare, Q1 & Q2. Sono i cambiamenti giusti per crescere? Sono in linea con le richieste dei team?
“Sono davvero felice perché abbiamo bisogno di più gare se vogliamo che il campionato MotoE cresca. Quattordici gare saranno molto interessanti. Quando hai solo sei o sette gare a disposizione, se non riesci a finire a punti una gara, sei praticamente fuori dalla lotta per il titolo. Invece, con quattordici gare, sarà più vicino ad un vero campionato del mondo, e anche con uno o due gare non finite, puoi ancora sperare di lottare per il campionato.
Ero un fan della EPole, Lukas Tulovic andava sempre molto bene, e anche Hector Garzò; ma credo che la Q1 e la Q2 preparino di più i piloti che vogliono entrare nel campionato del mondo dei motori a combustione interna; si impara di più quando si fanno le giuste qualifiche. Questi cambiamenti sono ciò di cui avevamo bisogno per far crescere la MotoE World Cup, e sono in linea con le richieste dei team, dei piloti, degli sponsor e dei media. Quindi sono davvero felice di come il campionato si sta muovendo”.

Le MotoE del team Tech3 E-Racing durante la EPole

5 – Nel 2023, Ducati sarà il costruttore unico per la MotoE. È stato sorpreso dalla decisione di un grande costruttore di impegnarsi nella MotoE? Avrebbe preferito una categoria con più costruttori?
“Ad essere onesti, la scelta del costruttore unico è stata decisa tra di noi. Penso che questa formula sia ciò che rende la MotoE interessante al momento. La mobilità elettrica nel motociclismo è all’inizio, e ci sarebbero troppe differenze di prestazioni nel caso di più costruttori. Il fornitore unico è la soluzione che può garantire una categoria emozionante con gare emozionanti e ravvicinate, che è ciò di cui abbiamo bisogno. Per il momento, vogliamo avere gare con grande spettacolo e grandi lotte. Questo può essere ottenuto solo con il fornitore unico.
Naturalmente, sono molto entusiasta di vedere un grande costruttore come Ducati unirsi alla MotoE World Cup dal 2023. Chiaramente, questo farà fare un passo avanti perché la moto di Ducati sarà sviluppata nel 2022, cioè cinque anni dopo in termini di sviluppo rispetto alla moto di Energica che stiamo attualmente utilizzando. Chiaramente, questi cinque anni sono stati molto importanti per la mobilità elettrica. Non sono stato molto sorpreso perché ogni produttore sta pensando alla mobilità elettrica per il futuro. C’erano diversi costruttori che bussavano alla porta di Dorna per diventare i fornitori della MotoE. Tuttavia, Ducati è stata quella che ha vinto perché era la più decisa a vincere, e penso che fosse quella con il progetto più performante”.

Hervé Poncharal con la KTM del team Tech3 in MotoGP

6 – Ducati in MotoE crea qualche problema a Tech3 nella relazione con KTM? La gente vedrà i loghi Tech3 e Ducati insieme.
“È la stessa cosa per LCR e RNF. Stefan Pierer, CEO di KTM, capisce benissimo la situazione, e parla con Dorna quasi ogni giorno. Stiamo condividendo tutto con lui. Loro sono con me, sono il mio partner principale, c’è un contratto dal 2022 al 2026 in MotoGP, quindi non c’è assolutamente un problema. Noi ci presentiamo principalmente come un team MotoE, il nostro nome è Tech3 E-Racing, e Ducati sarà il fornitore unico. In Moto2, le moto del team Red Bull KTM hanno motore Triumph e telaio Kalex, quindi penso che a volte serve essere pragmatici, e in KTM ci sono persone molto aperte e pragmatiche. Il futuro della MotoE potrebbe prevedere più costruttori, ma dobbiamo aspettare ancora qualche anno. In questo momento, sono davvero felice di come sarà il 2022, della mia squadra e del nuovo format. Sono, naturalmente, molto eccitato anche per il 2023, ma avremo tempo per parlarne nel corso dell’anno”.

Tech3 E-Racing Team: https://motoe.tech3racing.fr/index.php/en/

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