Circuito Misano - Prestazioni MotoE

Le prestazioni della MotoE sul circuito di Misano

La MotoE in azione sul circuito di Misano (foto: IntactGP team)
La MotoE in azione sul circuito di Misano (foto: IntactGP team)

Le prestazioni della MotoE sul circuito di Misano

Il circuito di Misano si sviluppa su una lunghezza di 4226m con dieci curve a destra, sei a sinistra e un rettilineo finale di 510 metri. La MotoE è scesa su questa pista per la prima volta nel settembre 2019. Grazie alle telemetrie condivise da Ducati, siamo in grado di mostrarvi la prestazioni della MotoE su questo tracciato. In questa pagina potete trovare anche le infografiche della pista con velocità e angolo di piega curva dopo curva.

Infografica - Velocità e angolo di piega della MotoE curva dopo curva a Misano
Infografica – Velocità e angolo di piega della MotoE curva dopo curva a Misano

La velocità media del record sul giro per la classe MotoE a Misano è di 151.2km/h mentre la velocità massima raggiunta dalla MotoE è stata di 244.4 km/h. Sul circuito italiano, la classe elettrica della MotoGP è stata per il 46.8% del tempo con il gas completamente spalancato mentre il freno motore è utilizzato per il 31.1% del tempo. Per quanto riguarda i freni, l’anteriore viene usato per il 25.7% del tempo. La frenata rigenerativa della MotoE permettere di recuperare l’10% dell’energia utilizzata a Misano.
Alcune delle immagini seguenti sono state create usando il motore grafico del videogioco MotoGP23 sviluppato da Milestone che include anche il Mondiale MotoE.

Infografica - La telemetria della MotoE sul circuito di Misano
Infografica – La telemetria della MotoE sul circuito di Misano

La descrizione del circuito di Misano

Misano è un circuito bellissimo ed estremamente tecnico. La curva uno è critica alla partenza quando, dopo il semaforo verde, c’è il rischio di contatto tra i piloti. Le linee a disposizione sono due, una più larga e una più stretta e questo porta al rischio di incrocio nel cambio di direzione verso la curva due. Durante la gara, la curva uno non richiede una frenata eccessiva, si entra abbastanza forte mantenendo una buona velocità di percorrenza per arrivare alla curva due. Questa curva è più stretta ma è importante far scorrere la moto per avere sufficiente velocità per affrontare la curva tre e arrivare fino alla curva quattro (curva del Rio). Nella curva tre bisogna stare molto attenti perché è facile mettere le ruote sulla zona verde e venire penalizzati.

La MotoE in azione sul circuito di Misano
La MotoE in azione sul circuito di Misano (foto: IntactGP team)

La curva quattro è una delle più lente del circuito e serve avere una moto stabile in frenata. E’ una curva che chiude e in qualifica si cerca di raccordare la traiettoria con quella successiva mentre in gara è un punto dove si può provare a sorpassare. Quando si esce dalla cinque bisogna stare ben stretti sul lato destro della pista per prepararsi al veloce cambio di direzione per entrare nella sei. Questa curva è molto veloce e bisogna inserirsi in modo preciso; sbagliare la preparazione di questa curva vuol dire andare larghi in uscita e rischiare di andare sul verde con conseguente penalizzazione. Dopo un breve rettilineo si arriva alla curva della Quercia che rappresenta un punto di sorpasso per tutte le categorie. Qui si possono fare due traiettorie: per sorpassare si può entrare stretti per poi allargare oppure, che è la traiettoria più efficace, tenere una linea un po’ larga in ingresso, andare alla corda e poi sfruttare l’accelerazione in uscita fino alla curva del Tramonto.

Questo è un punto molto particolare del circuito di Misano che si può interpretare in vari modi, è una curva larga in cui si frena piegati e si può provare a sorpassare. La cosa importante però in questo punto è avere tanto grip in uscita e aprire l’acceleratore il prima possibile perché ci si immette sul tratto più veloce del circuito di Misano. Questo è un lungo rettilineo in cui è inserito il famoso “Curvone”, una curva estremamente veloce che con la MotoE è difficile fare in pieno; serve tanto feeling con la moto ed è facile perdere grip sul posteriore quando si scende in piega oppure andare larghi e finire sulla zona verde oltre il cordolo. Passato il “Curvone” si entra in un tratto di curve in sequenza (dodici e tredici) che portano fino alla curva del Carro (quattordici). La dodici non comporta grandi difficoltà mentre alla tredici si arriva veloci ed è difficile trovare il giusto punto di corda. Questa curva è importante per prepararsi bene per la quattordici che è un punto di sorpasso critico, soprattutto all’ultimo giro perché da lì fino al traguardo è difficile superare.

Kevin Zannoni in azione con la MotoE sul circuito di Misano (foto: Epaddock)
Kevin Zannoni in azione con la MotoE sul circuito di Misano (foto: Epaddock)

La quattordici è una curva in cui è difficile trovare il giusto compromesso tra frenata e percorrenza per mantenere una buona velocità in uscita per affrontare le ultime due curve. La prima di queste due non presenta particolari difficoltà mentre nell’ultima la moto si scompone facilmente in frenata perché si arriva con una linea non ottimale dalla curva precedente e serve correggerla mentre si frena. Una volta entrati nell’ultima curva serve far scorrere bene la moto per uscire veloci verso il traguardo ma bisogna stare attenti a non toccare il verde in uscita. Fare un sorpasso in questo punto è estremamente difficile perché, scegliendo una linea interna, poi non si esce con sufficiente velocità sul rettilineo dei box.
La scelta del set-up per questo circuito non è facile: si può andare verso una moto estremamente stabile per guadagnare nei punti di staccata (Rio, Quercia, Tramonto e Carro) oppure avere una moto stabile nel veloce, soprattutto nel Curvone dove se chiudi il gas perdi molto tempo.

Mattia Casadei, campione del mondo della MotoE 2023, in pista a Misano (foto: Pons Racing)
Mattia Casadei, campione del mondo della MotoE 2023, in pista a Misano (foto: Pons Racing)

Qui trovate il link al sito ufficiale del Misano International Circuit: www.misanocircuit.com

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