Circuito TT Assen - Prestazioni MotoE

Le prestazioni della MotoE sul circuito TT Assen

La MotoE in azione sul circuito di Assen (foto: Gresini Racing)
La MotoE in azione sul circuito di Assen (foto: Gresini Racing)

Le prestazioni della MotoE sul circuito TT Assen

Il circuito di Assen si sviluppa su una lunghezza di 4542m con sei curve a sinistra, dodici a destra e un rettilineo finale di 487 metri. La MotoE è scesa su questa pista per la prima volta nel 2021. Grazie alle telemetrie condivise da Ducati, siamo in grado di mostrarvi la prestazioni della MotoE su questo tracciato. In questa pagina potete trovare anche le infografiche della pista con velocità e angolo di piega curva dopo curva.

Infografica prestazioni MotoE - Velocità e angolo di piega curva dopo curva ad Assen
Infografica prestazioni MotoE – Velocità e angolo di piega curva dopo curva ad Assen

La velocità media del record sul giro per la classe MotoE ad Assen è di 159.2 km/h mentre la velocità massima raggiunta dalla MotoE è stata di 248.8 km/h. Sul circuito olandese, la classe elettrica della MotoGP è stata per il 45.5% del tempo con il gas completamente spalancato mentre il freno motore è utilizzato per il 29.0% del tempo. Per quanto riguarda i freni, l’anteriore viene usato per il 24.7% del tempo. La frenata rigenerativa della MotoE permettere di recuperare l’8% dell’energia utilizzata ad Assen.
Alcune delle immagini seguenti sono state create usando il motore grafico del videogioco MotoGP23 sviluppato da Milestone che include anche il Mondiale MotoE.

Infografica prestazioni MotoE - La telemetria sul circuito di Assen
Infografica prestazioni MotoE – La telemetria sul circuito di Assen

La descrizione del circuito di Assen

Dopo il rettilineo principale i piloti affrontano una frenata piuttosto dura. È importante rilasciare il freno abbastanza presto durante l’ingresso della curva 1, poi aprire il gas all’uscita verso la curva 2 che è una leggera curva a destra che in MotoE si percorre a tutto gas. Arrivati alla curva 3 si frena con la pista che inclina all’interno, poi da lì inizia una lunga curva verso destra in cui bisogna tenere il gas un po’ aperto sfruttando l’inclinazione della pista.

Uscendo dalla curva 4 si apre il gas rapidamente prima della curva 5, che è la parte più lenta del circuito, ma è anche una delle più importanti perché uscendo da questo tornante ci si immette su un rettilineo molto lungo.
La MotoE ha molta potenza e molta coppia in uscita da questa curva, quindi bisogna fare attenzione che il posteriore non scivoli, mentre sul rettilineo è importante assumere la posizione più aerodinamica possibile.
Quando si arriva alla curva 6 la si affronta a tutto gas a circa 240km/h prima di entrare alla curva 7, anch’essa molto veloce. Il passaggio tra la 6 che è a destra e la 7 a sinistra, è molto impegnativo; il cambio di direzione richiede molta forza da parte del pilota a causa de peso delle moto.

I piloti della MotoE durante la frenata della curva 1 del circuito di Assen (foto: Aspar Team)
I piloti della MotoE durante la frenata della curva 1 del circuito di Assen (foto: Aspar Team)

Dopo la curva 7 si apre di nuovo tutto il gas fino alla curva 8. L’ingresso è molto veloce perché questa curva è inclinata verso l’interno (la parte interna della curva è più bassa della parte esterna). Subito dopo c’è un piccolo rettilineo fino alla frenata abbastanza dura della curva 9.
All’uscita si apre tutto il gas fino alla curva 10 e alla 11: queste formano una lunga curva a destra in cui si frena un po’ all’ingresso e si tiene l’acceleratore parzialmente aperto in percorrenza di entrambe le curve. È importante mantenere il punto di corda e poi aprire il gas rapidamente controllando lo slittamento della gomma posteriore per avere una buona velocità di uscita per immettersi nel tratto veloce fino alla curva 15. Le curve 12, 13 e 14 si fanno a tutto gas e si può tagliare un po’ sul cordolo interno nelle prime due.

I piloti della MotoE mentre affrontano l’ultima chicane del circuito di Assen (foto: Gresini Racing)

La curva 15 è una curva molto difficile perché è veloce e cieca, bisogna trovare dei segni di riferimento sul terreno. La curva è leggermente inclinata verso l’interno, si frena un po’ all’ingresso e si cerca di trovare la linea esatta per aprire il gas molto presto per essere più veloci possibile verso l’ultima chicane (composta dalle curve 16, 17 e 18).
Questo è un punto critico dove si può fare l’ultimo sorpasso durante il giro finale. La frenata è abbastanza dura ed è importante non essere troppo diretti verso la prima curva altrimenti si perde la linea migliore per la seconda parte della chicane.
È meglio essere un po’ più lenti all’ingresso e avere una buona linea all’uscita per aprire il gas rapidamente e avere una maggiore velocità sul rettilineo finale. È anche importante non tagliare la chicane o toccare la zona verde, altrimenti si viene penalizzati. È una curva davvero difficile ma per gli spettatori è la migliore della Cattedrale della velocità.

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